mercoledì 9 maggio 2012
...cazzo vuoi?
Ma io che cazzo voglio?
Si si... io. Non tu. Ho capito, ho capito.
...o forse ancora una volta mi pongo la domanda sbagliata... o forse è solo l'approccio che non è quello giusto.
Cambiare approccio, cambiare modo di pensare, cambiare dinamiche... penso di cambiare ma rimango sempre lo stesso?
Non so. Qualcuno mi dice che vado bene così, che il mio bello è questo, è quello che sono, è la mia dolcezza, la mia sensibilità... io so solo che me la prendo come sempre nel culo.
E come sempre Bravo Ragazzo equivale a ci smeni sempre tu.
E quindi?
E quindi che? Che cazzo ne so!
"Devi pensare a te... devi pensare in primis a te.
Se non riesci a pensare a te, a soddisfare te... come puoi pensare di pensare agli altri?
Gli altri arriveranno dopo... verrà da sé".
Quante volte mi son sentito ripetere questo tipo di frasi?
"Per amare gli altri devi prima amare te stesso".
E pensavo di esserci riuscito...
E mi sentivo di esserci riuscito...
E le cose di cui ho voglia comunque le faccio...
E le cose che non mi piacciono cerco di non farle...
E le cose che non so decido di volta in volta...
E sperimento...
E mi metto in gioco...
E... e... e...
E non serve a un cazzo.
E sembro triste, e non sembro felice... e forse NON SONO FELICE.
A quanto pare sono ancora sempre "troppo" assecondante...
...o comunque in ogni cosa cerco di capire gli altri con le mie millemila domande, con i miei millemila dubbi.
Mentre basterebbe solo pensare a me... a quello che voglio... che gli altri non contano... e poi siamo tutti maggiorenni e vaccinati ....e comunque sono fatti loro.
Mi ci vorrebbe un po' di quel famoso sano egoismo... immagino.
Ma perchè se è sano egoismo io faccio fatica? Ed alla fine io passo per sempre per insicuro... la mia testa non smette mai di pensare all'insieme invece di pensare al soggetto?
Chi mi vende un po' del suo sano egoismo? In cambio posso lasciargli un po' di chili di troppo o un po' di sensibilità ed empatia, che forse è pure meglio... per me e per lui.
Che cazzo vuoi?
Che cazzo ne so.
Forse vorrei vivere quel poco che non ho vissuto e sogno di farlo "vivendo" i racconti sgangherati delle persone che ho intorno.
Le esperienze "al limite" che mi sono perso per strada... che mi attirano ma che ora forse sono poco mie.
Eh... signora mia, quando potevo ho fatto a metà... ora che vorrei, sono ormai "troppo grande", di testa, per ritornare a fare lo stupido.
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