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mercoledì 27 ottobre 2010

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...sull'Amore



L'Amore è anche parole...
Liberarsi dall'orgoglio ed essere pienamente se stessi.
Viversi con serenità e con la consapevolezza di essere accettati per quello che si è.
Migliorarsi. Combinarsi. Fondersi per meglio viversi.
Fare di 2 un 1. Un 1 che però è anche 2. Un 2 che rimane un 1 + 1.
Un NOI forte funziona grazie all'interazione di due singoli completi, centrati ed "autonomi".
Il piacere di viversi per quello che si è.
Nel confronto... nella crescita... nello scambio.
IO AMO. PUNTO.

venerdì 22 ottobre 2010

IO C'E'!!!


Ricomincio da qui.
Riprendo a scrivere su carta... su questo nuovo Libro di Vita.
Senza righe... senza ordine.. un po' come la mia vita ora.
Sto capendo chi sono e cosa voglio.
Sto scoprendo chi sono.
Sto conoscendo tanta bella gente, con cui condivido... non tutto... non con tutti... ad ognuno il suo.
E mi piaccio. Si Si... mi piaccio così come sono.
Ora sono le 6:40 del mattino.
E' dalle 5:00 che sono sveglio e faccio finta di dormire.
Ora sono in cucina... Lucky Strike accesa e caffè della Moka appena uscito (...ma come, hai la Nespresso e ti fai il caffè con la Moka?)
Sembra una scena di un film pulp... uomo in boxer, seduto al bancone della cucina... sigaretta fumante dal posacenere... tazzina di caffè... e stilografica Montblanc che scrive su un nuovo taccuino... ah ah ah!!!
Ed io invece sto bene... niente pulp... solo Dik.

Chi mi vuole mi deve MERITARE!!!
Se c'è orgoglio... non c'è vero Amore.
Come mi dice sempre la mia Silviotta... chi ti sceglie deve ONORARE il rapporto con te... TI DEVE ONORARE (...e viceversa ovviamente!!!)

Io per ora sto bene così.
So di avere trovato... ops, RItrovato... qualcosa di Grande... qualcosa di Importante... ma questo deve essere capito da ambo le parti. Deve essere assimilato.
E solo capendo che, SENZA perdere l'identità, SENZA perdere se stessi, assolutamente SENZA annullarsi, ma comunque rinunciando un minimo a qualcosa per sé (il famoso compromesso!)... solo così ci può essere un vero e completo NOI.
Solo allora tutto sarà ancora più bello e condiviso.
In fondo siamo tutti degli “IO”, diversi gli uni dagli altri... basta sapersi accettare... e poi è solo più bello ed arricchente!!!

Mi fermo qui...forse è solo la spossatezza dell'ora insonne che mi fa straparlare?
Beh! Io oggi la penso così... e mi va bene così ;-)

BUONA COLAZIONE A VOI!!!

giovedì 21 ottobre 2010

Le certezze non certe


Da mesi ho iniziato questo scritto... poi abbandonato per tanti motivi... era la metà di giugno allora... ed oggi, per caso, l'ho ritrovato tra le cartelle del mio MAC dell'Ufficio (...per la serie “ammazza quanto lavori” ;-) ).
E così decido che è il momento giusto per postarlo, anche se incompleto... lasciandovi nel finale con uno scritto di Pablo Neruda, “Lentamente Muore”, che sento di collegare alle poche frasi imbastite e mai completate a suo tempo, perchè credo esprima a pieno quello di cui volevo scrivere...

Volevo parlare di certezze, qualche giorno fa avevo capito che questo era il mio argomento del giorno, il tema su cui riflettere. Ma si vede che oltre ad essere un po' sordo causa otite, sono anche un po' sordo dentro, causa.... booooh!!!
C'è anche da dire che le cose stanno scorrendo, evolvendo, correndo in maniera molto veloce, per cui tutto cambia in men che non si dica.
Volevo parlare di certezze, di quelle certezze che rischiano di impoverirci, di renderci accidiosi o comunque poco attenti o indifferenti, direi quasi “assuefatti” alle bellezze che ci circondano.

“Coloro che vivono di certezze e non hanno mai dubbi, non vivono, esistono.” (Romano Battaglia)

La mancanza di certezze ci permette di essere Ricercatori della Vita, aiuta a sentirci sempre vivi, a non dare mai nulla per scontato, a non entrare nell'abitudinarietà, parlo di quella negativa, quella che fa perdere gli stimoli.

E poi, le certezze, questi fantomatici piedistalli che ci dovrebbero permettere di vivere più sereni, più comodi, quanto sono realmente certe?
Spesso, nella vita reale, alcune di esse, “aiutano” solo la sedimentazione dell'animo, il calo dello stimolo... lo stimolo di apprezzare le cose belle che la vita ci offre.

….......................
….......................
….......................

Per non rischiare di cadere nell'abitudinarietà, anche nella "normalità" bisognerebbe sempre porsi il quesito: e se questa cosa da domani non ci fosse più? Quale il suo valore per me? Quanta la sua assenza? Sto dando la giusta attenzione... l'attenzione che merita?


Questo ho trovato e con questo vi lascio... non correggo e non aggiungo... come nel mio stile... ma concludo con Lentamente Muore....

LENTAMENTE MUORE
Pablo Neruda

Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita, di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento
di una splendida felicità.

martedì 19 ottobre 2010

Prima dell'arrivo del buio



Prima dell'arrivo del buio...
panorami spettacolari all'orizzonte...
Un po' come nell'istante prima di morire...
in cui tutto diventa sereno.

O al contrario:
mai l'alba è così vicina...
come quando la notte è più buia.

I momenti di passaggio...
come l'arcobaleno dopo la tempesta...
regalano sempre belle e forti emozioni

lunedì 18 ottobre 2010

La Notte

Direi che il testo dice tutto.... e vi lascio quindi a testo e video!!!

se sarà pure misteriosa e tenebrosa quando vuole fa paura
ma ti abbraccia e ti difende se l’ascolti
se ti nascondi e cerchi dentro nella forza per andare avanti e non tradirla con il sole e i raggi
mi copre dagli insulti e dalle malelingue
che cercan solo di ferirmi e screditarmi
mi lascia fare anche se sbaglio a farmi male
senza insultarmi

non come te che invece
hai cancellato in un momento tutto quanto
ed è rimasto dentro te soltanto il peggio
per uno sbaglio ed un momento in cui mi son sentito solo
senza coraggio

ma la notte so che pensi a me amore
nel buio cerchi sempre le mie mani
no, non fingere di stare già, già bene
di colpo non si può dimenticare
niente di così profondo e intenso o almeno penso


dico ci riesco poi mi perdo ci ricasco nei momenti di sconforto
quando intorno a me è tutto buio come, come la notte
come le botte e come le ferite abbandonate e mai curate ancora aperte
sbagliare è umano ma per te uno sbaglio è tutto
sono solo un malandrino ed un violento
per una volta prova ad ascoltare il cuore e non l’orgoglio

ma la notte so che pensi a me amore
nel buio cerchi sempre le mie mani
no, non fingere di stare già, già bene
di colpo non si può dimenticare
niente di così profondo e intenso o almeno penso

ma la notte so che pensi a me amore
nel buio cerchi sempre le mie mani
no, non fingere di stare già, già bene
di colpo non si può dimenticare
niente di così profondo e intenso o almeno penso


domenica 17 ottobre 2010

Alti e Bassi


alti e bassi...
...e poi c'è la distanza...
la disillusione...
l'insicurezza nelle cose..
bisogna credere in sé...
questo è ciò che conta...
ma dopo certi traumi non è così facile.

giovedì 14 ottobre 2010

Come fossi il fantasma di me stesso


E' arrivato il momento del crollo....
lo sento...
sento che si sta avvicinando...
si avvicina ogni giorno di più...
Tensione di stomaco, nervoso, rabbia ed aggressività, verso chi o cosa non so...
forse solo verso di me!

Sento chi mi è vicino
pochi
cari
amici
persone che tengono a me chiunque io sia...
qualunque cosa io sia o io possa essere e diventare.
Che non mi giudicano...
che magari duramente cercano di darmi uno scossone per aiutarmi.
Io li sento.
Sono persone che non cercano solo il Dikkone operativo, quello “bello” e gioioso delle seratine simpatiche.
Sono quelle persone che mi sono vicine anche nei miei momenti bui, nei miei momenti NO.
Oggi... da qualche oggi... sono oggi bui.
Nonostante la felicità che mi ha colpito, inaspettata, in questi ultimi tempi...
oggi è ritornato il buio.
Chi sono? Chi sarò? Cosa farò della mia vita? Quale lo scopo della mia esistenza?

Vedo uno spiraglio di contraddizioni che non fa capire cosa fare e come muovermi.
Sento che vorrei correre, ma tutti giocano a tirarmi i freni.
Sento che vorrei vivere, ma la vita la vedo ancora lontana da me.

Tutti con un obiettivo, tutti troppo interessati a fare carriera, a fare cash
...ed io non sono così.

Io voglio vivere nel senso più puro del termine. Voglio vivere i sentimenti. Vivere le emozioni. Vivere le cose semplici e spesso più appaganti di tutto quanto il resto.

Io sento in gran parte di avere già dato... ed ora rivoglio la semplicità... la mia semplicità.

La mia via è una rima del passato... chi lo sa... le certezze non fanno parte di questo mondo.
La mia voglia è forte... ma non basta.

Scegliere ogni giorno la rotta da prendere... scegliere di concerto da che parte orientare il timone... per poi godersi il viaggio, con le fatiche che il percorso ci propone, con il piacere di viverle insieme, per il piacere di viverle insieme.

Oggi, per usare un termine della mia gioventù, sono “fuori come un cancello”... sarò metereopatico... sarà che sto ancora elaborando i tanti cambiamenti degli ultimi periodi... ma questo è quanto cuore e mani hanno deciso di scrivere per me oggi.

Domani è un altro giorno. Stai sereno!

mercoledì 13 ottobre 2010

Reinventarsi


Reinventarsi una vita... rimettersi in gioco a 360 gradi... Provare a vedere se si è ancora “sul pezzo”... Ricominciare a vivere con qualche emozione e sacrificio in più.
Un cliente di un mio carissimo amico da anni gli ripete che per potersi sentire sempre vivo, ogni 10 anni al massimo, decide di ricominciare una nuova avventura. Cambiare tutto. Lavoro, abitudini, magari anche città... “Prima facevo così? Ok, da oggi farò cosà”.
Io non arrivo a tanto, ma i cambiamenti di questo periodo mi fanno dire che questo potrebbe essere un buon momento per dare una svolta alla mia vita... questo è il mio momento di passaggio, di transizione... ci credo... ci voglio credere... anche se non ho ancora ben focalizzato la direzione da prendere.
Di abilità, di conoscenze, di autonomia nello sperimentare sono ben fornito... e quindi... perchè non provare?
Milano... la mia bella Milano... che per tanti anni mi è stata di casa, mi ha coccolato con i tanti servizi a pochi passi dalla mia abitazione... con le tante possibilità che offre... Milano, in uno slogan “la città delle opportunità”, ora inizia a starmi un po' stretta. La vedo caotica, spersonalizzata, distaccata, alienante. Non riesce a suscitare in me più le belle sensazioni che mi dava in passato. Intendiamoci, la trovo comunque molto vivibile, mi ci trovo comunque bene, ci vivo bene, rimane la città dalle infinite possibilità, ma non la sento più così tanto casa mia come accadeva in passato. Mi sento distante dalle persone che non ti salutano anche se abiti nel portone accanto, dalle persone che pensano solo a sé ed accelerano in prossimità delle strisce pedonali per farti capire che devono passare prima loro, delle quattro chiacchiere con gli sconosciuti che in bar e ristoranti sono solo un ricordo del lontano passato... qui a Milano.
Io non voglio arrivare alla fine del mio (spero lungo!) viaggio e sentire che mi sono fermato dove non volevo più stare. Che ho vissuto in un ambiente che non sentivo più mio.
Oggi mi sento vivo... la voglia di cambiamento è forte... per dirla alla Star Wars: la voglia di cambiamento scorre forte nelle mie vene oggi. (...e potrei anche aggiungere “il ragazzo non ha pazienza”, cosa in effetti molto vera!!! ;-) hi hi hi)
Questo per me è un momento di riflessione, di transizione, che magari finirà in una bolla di sapone... ma oggi la penso così, e questo mio desiderio lo voglio condividere con tutti voi.
Cambiare, desiderare di cambiare, riattiva i centri vitali, rimette in moto l'organismo, la testa, il cuore... adrenalina pura... adrenalina a mille... una botta di vita!!! Meglio di...... lasciamo stare ;-)

A voi non è mai successo? Provate a pensare di dovervi reinventare partendo da quello che sentite più vostro.... quanto cambiereste di quello che attualmente state vivendo?

[Scritto del 1 ottobre 2010]

domenica 3 ottobre 2010

Vivere l'Illusione di un Sogno


E' bello poter vivere un sogno.
Poter vivere l'illusione che solo un sogno può dare.
Poter vivere qualcosa che si è sempre desiderato, sognato, o meglio, qualcosa che non si è mai neanche immaginato di poter vivere, e che una volta scoperto, trovato e vissuto ci fa credere che sia un gran bel film... un sogno che diventa realtà....
Troppo bello, a volte, per essere vero... come se appunto si stesse vivendo un sogno.
Non è detto però che un sogno sia realmente quello che si vuole dalla vita.
Non tutti possono vivere i sogni. Non tutti possono alla lunga gestire la bellezza di vivere un sogno.
Pur avendone la possibilità, pur avendone i mezzi a disposizione, il sogno, quel sogno, non fa parte del proprio destino, non ne può fare parte anche se sarebbe bello.
Il lato cosciente lo chiede, lo vuole, lo vorrebbe.
Ma l'inconscio lo sa. Sa che dalla quotidianità si aspetta altro. Che troppa bellezza, troppa bontà, a lungo andare stancano, se lo spirito che abbiamo dentro è molto combattivo, se è lo spirito del guerriero.
Aggressività cerca aggressività.
Amore cerca amore. Ops... Amore CHIAMA amore.
Non è per tutti questo bel fiore. Non è per tutti una vita serena e piena di sogni che si avverano.
C'è chi deve avere a che fare con le difficoltà, con i lati duri della vita per sentirsi realmente vivo... e se questi non ci sono... il tempo ne farà sentire la mancanza... il sogno diventerà monotonia... e l'unica soluzione, allora, sarà quella di inventarsene per poter riempire il vuoto lasciato dall'illusione del sogno. Per alcuni, vivere un sogno, nel tempo può diventare peggio che vivere un incubo.

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