www.flickr.com

martedì 27 novembre 2012

Parole vane al vento...


o delle bugie a fin di bene



Parto mettendo le mani avanti... e riportando quanto mi vien detto... sono un soggetto Pericoloso, Permaloso e Prevenuto... le 3 P... Mia nonna diceva sempre che ero le 3 B, Bello, Buono e Bravo... ma si sa... dai parenti ci si possono aspettare solo "falsità"... quindi avranno ragione "gli altri".
Ma veniamo al dunque...
Onestamente non sopporto quelle persone che si adagiano sugli allori... e men che meno gli scrocconi.
Quei soggetti che fanno della loro comodità a spese degli altri una "comoda abitudine".
"Tanto c'è Andrea."
"Io ci metterei troppo a farlo, a te non costa nulla."
"Tu su queste cose sei più bravo"
"In questo modo mi sembra la soluzione migliore e più conveniente."
E, con tante belle lusinghe e "valide" motivazioni, fanno di un favore, a cui magari è difficile dire di no, una (pessima) abitudine.
E questo anche se la scusa portata può ad una prima analisi sembrare un alto motivo etico e sociale (LOL!).
Nel momento in cui passi da "in via del tutto eccezionale ti chiedo una cortesia" a "diritto acquisito", abitudine, routine... a me la cosa inizia a stonare e mi si accende il famoso campanellino d'allarme.

Ma sopra tutto questo, la cosa che proprio non sopporto sono le scuse e le giustificazioni fallaci, spesso date senza essere chieste (Excusatio non petita accusatio manifesta) e che cercano di voler sminuire ad occhi esterni quello che è un dato di fatto.
Qualunque sia lo spirito con cui vengano dette... ed anzi, a maggior ragione quando questo è fatto a titolo "protettivo" (le famigerate "bugie a fin di bene"!), con l'idea di evitare inutili pensieri a terzi (bah!).
La cosa che maggiormente risento non è tanto il "fai qualcosa che a me da fastidio o su cui non concordo"... ma sminuisci, eviti di dire o neghi perchè immagini che a me potrebbe dar fastidio.
Ecco... la cosa che mi fa più girare i coglioni è l'essere preso per il culo!
Si impara a gestire/sopportare anche questo... è tutta crescita di un bel pelo sullo stomaco che prima o poi mi verrà utile... tante "novità" non presenti nella mia vita passata e che quindi solo ora che le vivo mi permettono di maturare anche da questo punto di vista.
Oggi non lo scrivo solo sulla mia Moleskine, ma lo pubblico qui sul blog, che avevo una mezza idea di chiudere, ma che forse "anche no".

Detto... come se non l'avessi mai detto... non so se continuerò a ripeterlo... ma per ora lo dico... infastidito dalla situazione, ma ormai forse neanche più tanto.

Non rileggo e non correggo.


mercoledì 17 ottobre 2012

Come passa il tempo...


...e la mia smartina nuova... bianca come la moto. 
"bianca come il latte..." (cit. D'Avenia)

Come passa il tempo...
io romantico lo sono sempre stato. L'affetto e l'affezionarmi alle persone a me care è sempre stata una mia peculiarità.
Quella caratteristica che in tanti mi dicono di non perdere mai... e che invece, complice il vecchio adagio "chi va con lo zoppo impara a zoppicare", sto un po' trascurando.
Mi sto "imbastardendo"? ...sto diventando un po' più stronzo o forse cattivo? Ma in fondo non era quello che ogni tanto mi ripetevo nel corso del 2011?
"Vorrei per una volta essere stronzo io e passare liscio sulle tante cose che invece ora mi segnano e mi condizionano."
Ma forse no, in fondo "nun ce la fò"... non si può andare contro il proprio essere... si può fingere... si può cercare di nascondersi in una parte remota del cuore... si può cercare di "essere" per difesa... ma alla fine si torna sempre alle origini.
Anche se non c'entra mi vien da dire "cosa fatta capo ha".
Parole sconclusionate, come sconclusionata è la mia vita in questi ultimi anni, ma questo già si sapeva, non è una novità.
E' solo che ho bisogno di scriverle... ho bisogno di postarle... non so se poi ho così tanto bisogno che qualcuno le legga... a me basta che stiano lì.
Tanta musica oggi... musica che passa quasi come un rumore di sottofondo... e quelle canzoni che a tratti arrivano, ognuna mi ricorda un fatto vissuto.
E rileggo il mio passato.
L'amico spalla che ero e che ora probabilmente non riesco ad esser più. I consigli mai dati. La vita appresa dalle parole di una amica in sconforto.
Oggi mi è capitata questa... "Io sono innamorata di lui, nel senso che il bene c'è, ma lui è tutto ciò che io non vorrei in uomo, anzi nel mio uomo."
Ecco... ottimo. Solo a leggerla mi manda in palla. Mi vien da esser proiettivo più che empatico. Mi verrebbe da dare un giudizio secco invece che cercare di creare distacco dalla situazione e far ragionare... che poi la soluzione ognuno deve comunque trovarsela da sé.
E con un occhio al passato mi accorgo che " ho predicato bene ma ora razzolo male"... "Cerca sempre di 'ottenere' un rapporto aperto, aperto non nel senso di trasgressione, ma solo nel senso di non chiuso ad una vita io_te_ed_il_vuoto. Questo fa solo bene alla durata di una coppia, alla nascita di interessi poi spesso condivisi dalla coppia, alla gioia di ritornare da una pizzata con amici e/o colleghi ed avere IL PIACERE (vero!) di riabbracciare la propria altra metà e condividere i momenti appena passati. Come ho detto più volte giocando con i detti, IL MATRIMONIO NON E' LA TOMBA DELL'AMORE, MA DI SICURO NON BISOGNA FARLO DIVENTARE LA TOMBA DELLA VITA."
Assecondare troppo è sbagliato... ed è un consiglio che do in primis a me. Spesso non viene notato ed ancora più spesso diventa scontato. Fa più danno che bene nel lungo periodo. E poi ci si ritrova che non si sa più chi si è e dove si sta andando.
Io questo devo iniziare ad assimilarlo... devo farlo mio... e capire che il mio bene è anche il bene della persona che mi sta accanto, se veramente c'è amore alla base. Altrimenti è solo chiacchiere e distintivo, ed allora... ne vale veramente la pena? O diventa uno spreco di energie inutile per se stessi e per giunta neanche preso in considerazione?
Di post ne ho scritti in questi mesi di "silenzio"... mai postati per paura di dare fastidio.
Ho continuato sempre a scrivere nell'ombra della mia tastiera... e forse è ora che ogni tanto mi riprenda anche io qualche spazio per me, magari curando anche questo mio luogo di riflessione.
Sperando che non siano solo parole vane al vento...

Alla prossima

Come sempre finito lo sfogo da tastiera... non rileggo e butto su... con una canzone che un tempo mi ha dato tanto... e che ora è solo un insieme di bei ricordi.


martedì 17 luglio 2012

A me piace...



Una ragazza prima in bici ed ora sull'asfalto.
Una macchina carta da zucchero con il parabrezza in frantumi.
Un anziano signore appena sceso dal mezzo che colto da malore si accascia.
E subito i ricordi ritornano alla mente.
La bella famiglia di un amico del cortile.
Il papà che lo chiama gridando al balcone mentre siamo tutti giù a giocare.
Ed una vigilia di Natale dove la sfiga vuole che la macchina del papà del mio amico si scontri con un ragazzino in bici contromano... e la morte prima della festa.
Il papà che cambia. La bella famiglia che si frantuma.
I figli cambiano e si staccano.
La mamma preferisce "cambiare aria".
E lui rimane da solo con il suo dolore... come quel vecchio che si accascia al suolo.
Da solo. Solo con se stesso. Solo contro una vita da vivere. Solo come tutti, in fondo.
Egoisticamente ritorno a pensare a me.
I percorsi di vita è giusto viverli insieme alle belle persone che nel tempo si conoscono. E' bello "compartire" e stare in compagnia.
Ma a differenza dei tanti, io ho sempre la modalità noi che si annida tra i miei tanti atteggiamenti.
Mi completo nel noi. Mi trasformo per il noi. Mi "complemento" per il noi.
Ma a me cosa piace veramente? Cosa mi fa sentire vivo? Cosa mi fa stare bene?
Riprendiamo a ormai un anno di distanza questo discorso, dove forse le idee un filo più chiare le ho... almeno sulla quotidianità.
A me piace fare shopping... ieri ho goduto a fare shopping in "Soldes Mode"... una specie di Shopping Teraphy, per dirla alla Instagram.
A me piace andare nella mia adorata Francia del Sud e vivere ogni tanto alla francese ed ogni tanto alla vacanziera.
A me piace mangiare... e mangiare fuori, nei localini simpatici e non per forza fighi, ed in bella compagnia.
A me piace essere curioso, curioso sui temi che più mi stanno a cuore (tecnologia, moda, scienze, e tanto altro) ma anche sui temi più frivoli o sulla gente che mi sta intorno.
A me piace fare foto... farle... rivederle... ritoccarle come piace a me, ad alto contrasto.
A me piace andare in moto... ma anche in bici... meno in macchina, ma se mi portano mi piace anche quel mezzo lì.
A me piace rifare la casa... darle una svecchiata... soprattutto se posso farlo insieme.
A me piace tanto altro... ma ora è tempo di lavorare... volevo solo mettere nero su bianco i collegamenti che la mia "testa malata" ha fatto dopo l'incidente.

A me piace scrivere qui... ogni tanto... quello che mi passa per la testa... anche se voi non mi capite :P

lunedì 16 luglio 2012

Ho amato



Ho amato.
Ho amato un ragazzo.
Ho amato un ragazzo alla follia, follia di dimenticare me stessa, le mie radici, i miei desideri, i miei sogni.
L'ho fatto e non sono pentita.
Ho amato fino a sentire la sofferenza scorrere nelle vene.
Ho amato fino a diventare cieca per non vedere e sorda per non sentire.
Ma poi mi sono vista e...
Ora non amo più.
Ora sono sola, a piedi nudi, sul mio cammino e osservo un ragazzo disperato che sta diventando un uomo.
Mi chiedo se potrò mai amarlo...la risposta arriverà e non bisogna avere fretta...l'unica certezza é che non lo amerò mai più come un tempo...
Io non sono più quella ragazza e lui non è già più quel ragazzo...

Le dieci regole della felicità



...Grazie per la meraviglia ... che stai diventando.
...e anche solo da lontano ... osservare il tuo volo...

Ci voleva "un terremoto" per farmi scendere dal piedistallo.

...e poi l'inversione dei ruoli.



giovedì 24 maggio 2012

I just died...



I keep looking for something I can't get
Broken hearts lie all around me
And I don't see an easy way to get out of this
I should've walked away
I should`ve walked away
Is there any just cause for feeling like this?
On the surface I'm a name on a list
I try to be discreet, but then blow it again
I've lost and found, it's my final mistake
She's loving by proxy, no give and all take
'cos I've been thrilled to fantasy one too many times
It was a long hot night
She made it easy, she made it feel right
But now it's over the moment has gone
I followed my hands not my head, I knew I was wrong

mercoledì 16 maggio 2012

Ah... ecco... siamo a maggio




Ed è tornato maggio... il mio maggio... che si riconferma il maggio "merdoso" di sempre...

vivi come fosse l'ultimo giorno, pensa come se dovessi vivere per sempre

Vi ho frequentati poco,
spesso vi sono stato vicino... a parlare... a sentire i vostri racconti
e tu che non la smettevi mai con i tuoi prolissi resoconti
ma lo stesso, mi sono affezionato
anche se ci siamo visti di rado ultimamente
e stamattina questa notizia
Ricordo la cena di Natale... con lei bella sorridente... felice
A bere i vostri bicchieri di Champagne... una bottiglia ogni quattro... una bottiglia tutta per me in pratica
Finalmente sposi
Finalmente i sogni che si avverano
...ed ora mi si spezza il cuore
mi sono fatto troppo debole negli anni...
...e penso a te
Business man, imprenditore, industriale, responsabile di Amnesty
Con il tuo modo un po' pacioccone
che nulla potevi fare senza di lei
Neanche muoverti di un metro
e lei qui
e lei lì
...e lei che ti sorrideva con una eleganza di altri tempi
lei ci sorrideva
quasi a rendere più leggere le tante belle parole che avevi sempre per lei
pur apprezzando la spontaneità e la tenerezza di quelle tue parole... del tuo affetto... del tuo amore
il vostro legame... così naturale... così "scontato"
Da sempre vi siete trovati... da sempre vi siete cercati... da sempre eravate voi due

Non ce la faccio... non riesco a scriverti... non riesco ad andare oltre...
tutte le parole mi sembrano inutili e false in questo momento...
E preferisco lasciare un segno, le mie sensazioni, i miei ricordi, su questo mio Diario... che tanto mai leggerai.

Ciao Marina! :***






mercoledì 9 maggio 2012

...cazzo vuoi?



Ma io che cazzo voglio?
Si si... io. Non tu. Ho capito, ho capito.

...o forse ancora una volta mi pongo la domanda sbagliata... o forse è solo l'approccio che non è quello giusto.
Cambiare approccio, cambiare modo di pensare, cambiare dinamiche... penso di cambiare ma rimango sempre lo stesso?
Non so. Qualcuno mi dice che vado bene così, che il mio bello è questo, è quello che sono, è la mia dolcezza, la mia sensibilità... io so solo che me la prendo come sempre nel culo.
E come sempre Bravo Ragazzo equivale a ci smeni sempre tu.

E quindi?
E quindi che? Che cazzo ne so!

"Devi pensare a te... devi pensare in primis a te.
Se non riesci a pensare a te, a soddisfare te... come puoi pensare di pensare agli altri?
Gli altri arriveranno dopo... verrà da sé".
Quante volte mi son sentito ripetere questo tipo di frasi?
"Per amare gli altri devi prima amare te stesso".
E pensavo di esserci riuscito...
E mi sentivo di esserci riuscito...
E le cose di cui ho voglia comunque le faccio...
E le cose che non mi piacciono cerco di non farle...
E le cose che non so decido di volta in volta...
E sperimento...
E mi metto in gioco...
E... e... e...
E non serve a un cazzo.
E sembro triste, e non sembro felice... e forse NON SONO FELICE.

A quanto pare sono ancora sempre "troppo" assecondante...
...o comunque in ogni cosa cerco di capire gli altri con le mie millemila domande, con i miei millemila dubbi.
Mentre basterebbe solo pensare a me... a quello che voglio... che gli altri non contano... e poi siamo tutti maggiorenni e vaccinati ....e comunque sono fatti loro.

Mi ci vorrebbe un po' di quel famoso sano egoismo... immagino.
Ma perchè se è sano egoismo io faccio fatica? Ed alla fine io passo per sempre per insicuro... la mia testa non smette mai di pensare all'insieme invece di pensare al soggetto?
Chi mi vende un po' del suo sano egoismo? In cambio posso lasciargli un po' di chili di troppo o un po' di sensibilità ed empatia, che forse è pure meglio... per me e per lui.

Che cazzo vuoi?
Che cazzo ne so.
Forse vorrei vivere quel poco che non ho vissuto e sogno di farlo "vivendo" i racconti sgangherati delle persone che ho intorno.
Le esperienze "al limite" che mi sono perso per strada... che mi attirano ma che ora forse sono poco mie.
Eh... signora mia, quando potevo ho fatto a metà... ora che vorrei, sono ormai "troppo grande", di testa, per ritornare a fare lo stupido.


...il sogno di sentirsi dentro a un film


[WAITING FOR NEXT "INSERT-COIN"] ...e questa partita me la sono giocata male... rovinata da un tocco di foie gras e da un cuore troppo delicato.


martedì 3 aprile 2012

...e pensavo di esser vivo


Basta Basta Basta!!!
Troppi anni a prendere palate in faccia.
Troppe le volte a non essere capito... preso in giro... usato.
Incompreso e giudicato.
Troppe le lacrime versate, che ora non escon più.
Il tempo passa e le onde si chetano riportando un equilibrio insperato.
Ma il ricordo, anche se archiviato, fa ancora male.
Io non voglio più. Voglio riprendermi quello che si son presi da me.


La notte è fonda... come le tante ormai passate da quando ho deciso di ritrovarmi.
Ho deciso di riaprire gli occhi su un mondo nuovo che mi sono costruito a mia misura... così... come piace a me... come so che ora mi può fare stare bene.
La notte è fonda e l'illusione di non sentirmi solo... di poter ritrovare il calore di un momento in qualcosa di semplice, di vissuto senza troppo trasposto, di quella sincerità senza complicazioni e compromessi, mi fa sentire vivo.
Case e buio... solo buio di campagna... campi e sporadici lampioni che riappaiono tra un banco di nebbia e l'altro... Tutto intorno il mondo già dorme.
Non sono solo... e stare qui con te mi fa sentire quel calore che in passato raramente son riuscito a provare, stare qui ora con te mi fa sentire vivo. Mi fa sentire che CI SONO ANCHE IO.
La tua guida è sicura... veloce come piace a me. Sento che sei sul pezzo. Non so dove e per dove... e poco mi interessa... mi basta sentire che ci stiamo muovendo... anche senza meta... e non smetterei mai.
Non so bene chi sei, ma la voglia di lasciarmi trasportare da te in questo bel viaggio è più forte che mai... ora conta solo lei.
In fondo ora siete voi la mia famiglia... voi che tenete compagnia alle mie serate inutili e solitarie.
Senza di voi le mie fantasie non potrebbero materializzarsi... il mio essere quello che in realtà non sono non potrebbe avere il suo sfogo sul reale. Come si può recitare senza una compagnia che ti permetta di sentirti quello che in realtà non sei?
E tu ora mi porti dove sai che riuscirai a farmi sentire vivo... e tu ora mi permetti di giocare al mio gioco... e ti adatti alle mie regole... e lo accetti senza compromessi... perchè sai che servirà a me... quanto a te.
Perchè tu, come me, hai capito che una vita sfrenata, carica di eccessi e di trasgressioni, come un buon pagliativo, riuscirà comunque a colmare questo mio senso di vuoto... questo mio essere anima nera... almeno per questa notte.
Voi mi servite per riuscire dove da solo non potrei arrivare... dove da solo rimarrebbe unicamente un bel racconto di vita non vissuta.
Voi mi aiutate a diventare reale...
Voi che siete le mie comparse...
Voi mi servite per non farmi sentire inutile.
Voi che non in fondo so che non mi servite.

E pensare che credevo che vivere “per” voi avrebbe soddisfatto la sete dell'anima nera che custodisco dentro di me...
anche solo per una notte...
anche solo per questa notte.

venerdì 30 marzo 2012

Like a teardrop in the sea


"Ciao Andre, ti posso offrire una brioche?"
"No, grazie Gabri, non posso mangiarne, lo sai"
"Ah già! Scusami"
"Ma senti un po'... chi è quel bel ragazzo con cui ti vedo sempre ultimamente? Ti sei fatta il toy-boy?"
"Ma no, ma Andrea? Ma ti pare? E' mio figlio. ha iniziato l'università e veniamo insieme."
"Come tuo figlio? E quando l'hai fatto... a 12 anni?" O.O
"Andre, sono un filo più grande di te, ci sta che abbia un figlio che ora ha vent'anni".

...

...già... è vero... a volte me lo dimentico che i cristiani fanno figli... o forse cerco solo di rimuoverlo...

Ok... un bel respiro... non ci pensare... va bene così.

lunedì 19 marzo 2012

Postumamente impastato



Postumamente postumo.
Impastatamente impastato.
Il gusto amaro della notte prima è ancora in bocca… presente… persistente… a ricordarmi che sono vivo e che sono ancora qui.
La sveglia suona… mi parla… si racconta… ma io questa mattina non la ascolto… ci vuole più di un'ora perché riesca ad attirare la mia attenzione e mi faccia aprire mezzo occhio.
I muscoli sono ancora rilassati e spezzati e penso di aver perso pure una mano nel tragitto.
Di colpo... freneticità e fretta tutte insieme mi arrivano come una scarica di alta tensione… devo correre oggi.
Il profumo stucchevole di vaniglia misto tabacco andato in fumo è forte… e mi apre la mente.
Mi ricorda il tempo di fumo&profumo dei post-discoteca dei tempi di gioventù. Si torna alle 5 e ci si alza alle 7… i martedì ed i giovedì notte sono così. I w/e li lasciamo a chi scende con la piena dal mondo che sta fuori. Per Martino è sempre facile fare serata. Qualche cocktail, un po' di bamba, ed arrivano sempre a fiotti… loro… le modelle… disposte a tutto e disponibili a tutto per un po' di divertimento. Loro pensano di essere fighe così, di aver trovato “il pollo” della serata... tu pensi di essere figo così, di aver trovato il “giochino” della serata.
Il tempo del fumo&profumo che spesso finiva davanti al panificio di Brera, con la serranda mezza abbassata, che aveva appena sfornato i dolcetti per la vendita del giorno dopo… e occhio alla crema delle brioches, che anche se fuori sono tiepide, dentro la crema è ancora altamente ustionante.
Il tempo del fumo&profumo della Vidigulfi's mobile… che sfrecciava alle prime luci dell'alba in una Milano al tempo ancora deserta a quelle piccole ore. E tanto basta che fai quello sicuro di sé, e la patente non te la chiede nessuno... a meno che il papà non decide di aprire il box per verificare una cosa e non ritrova più la sua bella Golf GTI 16v parcheggiata qualche ora prima... ahi ahi ahi!
Non c'ho più l'età mi sento spesso ripete… ed in effetti neppure io me la sento più tanto… anche se quella sensazione da postumo impastato ancora riesce a farmi fare un sorrisetto furbettamente godurioso.
...
Ah… io sono quello con gli occhiali da sole anche se sole oggi troppo non ce ne è.




Non sembra... ma ci sta tutta! ;)

martedì 6 marzo 2012

Lacrime Nere




"perchè scrivi solo cose tristi?” ... “perchè quando sono felice esco"



giovedì 1 marzo 2012

COITO ERGO SUM


Per TE si va nella città dolente… per TE si va nell'eterno dolore.

E la tua vita a compartimenti stagni… qui in un modo, lì in un altro… e non capisco il perchè.
E allora Mambo… in una vita part-time. Ma dove sei chi vorresti essere realmente?
I fantasmi del passato non si possono archiviare senza aver prima fatto capire loro che è tempo di quietarsi, che è tempo di rimettere in equilibrio quell'equilibrio ormai disequilibrato.
E ora perdo sangue dal naso… ma è quasi una sensazione di piacere… che bel rosso ha il mio sangue con le sue dense gocce luminose.
Fedeli alla linea, sempre stato così per me. Se un gioco non mi piace subirlo, non lo somministro neanche al mio peggiore nemico, figuriamoci al mio migliore amico.
E intanto un'altra alba diventa mattina, e mi alzo con lo schifo in bocca. Il malessere del giorno prima smorzato dai pensieri della notte.
Tre ore tre… il tempo di un sonno spezzato… o forse di un sogno spezzato.
"Noi non vediamo le cose come realmente sono, ma le vediamo come noi siamo". E allora io chi realmente sono, se riesco solo a vedere il peggio negli occhi della gente? Un'anima nera questo già mi appartiene da sempre… ma un tempo non era così…
Le parole a quanto pare non sempre riescono a bastare. "Sensi di colpa" e mentalità di paese, vogliono a tutti i costi etichettare una situazione fuori dagli schemi, senza capire che forse è unicamente DISAGIO.
Guarda che lo so! Molto più simili di quanto si possa pensare, pur nelle millemila diversità apparenti.
Tu non mi giudicare, che io non giudico te. Il pensiero è sempre lì… vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare. Tu sei il mio compagno, io mi devo fidare di te, devo sapere che mi copri le spalle nell'azione più pericolosa che c'è. Solo se io mi fido e tu ti fidi l'operazione avrà successo.
La verità… più che mille fatti, L'Unico condizionamento è dato dal sapere che non c'è verità. Qualcosa manca ancora a questo puzzle. Quinto senso e mezzo?
Mi pizzica il naso.
Io sono qui ora e questo ti deve bastare. (ma anche no!)
Io sono qui ora e... mi basta solo se penso ad una sveltina.

E quando passerà la novità del nuovo giochino? Al centro ci sono io ed il resto del mondo è la mia coreografia, nulla più, solo io? Che gelo!
Le basi… basi solide fanno la casa solida. Costruire sul fango della palude senza pilastri ben posati, farà sempre traballare la casa, fino a farla sprofondare.
E' qui che manca un cuore? sensazioni che arrivano solo dalla materia… sensazioni forti e presenti solo al momento, che poi non lascian niente… e quello che non si vede fa paura... quello che non c'è fa invidia e comunque non va bene. Qui manca un cuore…
E il piacere che arriva dal dolore… cerchi di sfuggirmi, e più lo fai e più io mi spingo addosso a te… di più… sempre di più… l'angolo sarà il tuo fine partita. Un risucchio a cui non puoi dire di no… un risucchio al quale non si può opporre resistenza. Ed ora riprendi pure fiato… sprofonda pure su questo sfregiato mare blu… io ti farò da coperta.
Riflettere… pensare… rielaborare… mettersi in discussione… e poi te… te… te… 4+3
La voce di Jimmi che recita… frasi apparentemente senza senso… uscite dalla sua mente poetica e dai millemila pensieri che solo una persona viva può avere. Niente è inutile. Dire troppo senza dire niente? Dico poco per poter dire tutto!
Qui oggi sole all'orizzonte. Domani chissà…




martedì 28 febbraio 2012

fiducia–famiglia–scelta–innovatore–dovere–internazionalità


"Rubo" dalla rete questo giochino che cerca di far sì che chi decide di giocarci possa autodefinirsi a grandi linee, scegliendo tra queste coppie di parole quelle che sentiamo che meglio ci rappresentano.
L'ho trovato simpatico, anche se superficiale.
E prima di perderlo nei meandri del web, lo ripropongo mettendo le mie risposte... chissà mai che con 6 parole possiate riuscire a capirmi meglio che non con le millemila righe che riempiono questo blog. ;-) hi hi hi hi hi!

prudenza o fiducia

individuo o famiglia

necessità o scelta

innovatore o conservatore

dovere o piacere

internazionalità o orgoglio nazionale

Io sono: fiducia – famiglia – scelta – innovatore – dovere – internazionalità

giovedì 23 febbraio 2012

Così è la notte



E quando tutti dormono, le situazioni assumono un loro fascino tutto particolare.
Strade vuote, finestre e serrande chiuse... solo le insegne commerciali rilasciano un tocco di colore. Quello che di giorno è vivo e colorato, di notte diventa uniformemente grigio.
L'auto fila molto veloce riportando ai colori diurni solo un fascio di terra davanti a sé, tutt'intorno c'è solo il buio.
150... 170... la strada scorre con piacevoli vibrazioni trasmesse al basso intestino. Le case sfrecciano attorno a noi. Al volante lei, la rossa, a rendere ancora più eccitante tutta la situazione. Sicura di sé, braccio teso sul volante, riconosce ogni centimetro di asfalto di queste tristi, vuote e desolate strade di campagna. Da autentica sbarazzina della strada mi porta in pochi minuti da un paese ad un altro alla ricerca di un filo d'ossigeno... di quel filo d'ossigeno di cui entrambi sentiamo il bisogno. Non siamo in città, territorio in cui mi sento di casa, qui l'immensa landa desolata permette a chi ne ha voglia di percorrere lunghe distanze in una manciata di minuti, giusto il tempo di una canzone. Un pezzo ben conosciuto e carico di ricordi ci accompagna ad alto volume durante questo veloce viaggio notturno. Un pezzo che entrambi in passato abbiamo adorato, ognuno a suo modo e nei nostri ben distanti mondi del tempo.

Ormai sono andati tutti via. Solo silenzio e buio. Poco distante una strada ormai poco trafficata, l'insegna rossa di un motel e le fastidiose luci del ristorante pizzeria usato poche ore prima per nutrirci.
Nel parcheggio solo le nostre due auto, una ricoperta in poco tempo dal freddo dell'inverno, l'altra trasformata in calda e comoda alcova. Siamo in un nostro piccolo mondo con il niente intorno. Sembriamo due amanti furtivi al loro incontro clandestino... ma non tutto è come lo si vede.
L'animosità delle parole... ed il tempo passa... il fumo che crea atmosfera... ed il tempo passa... un sorso per rinfrescarsi la gola... ed il tempo passa... la radio del primissimo mattino e le storie da fascia non protetta... ed il tempo passa... parole parole parole... ed il tempo passa... “ok, ora però ho voglia di sesso veloce”.
La fioca luce del parcheggio intravista tra il tettuccio ed i finestrini dell'auto. Il sedile a trenta gradi. La radio che continua a parlare. La sensazione di un istante che sembra durare un infinito. Poi la sento. La sento addosso. Sento come si muove. Sento il suo calore. Il suo movimento sempre più ritmato. Sento che non è come sempre, ma rimane bello uguale. E poi si ferma a fissarmi. Un attimo di pausa così come siamo, ci sta. Qui non è città... qui è tutto più tranquillamente realizzabile.
Una sigaretta... quella ci sta sempre... dopo... e prima del rientro in città.
"Non abbiamo più l'età per queste cose" qualcuno mi ripete spesso... ma le sensazioni sono sempre ugualmente belle, se non di più.

lunedì 20 febbraio 2012

... e sanguinano gli occhi


"Come le lepri in trappola si staccano via la zampa a morsi pur di salvarsi... la gente si strappa dal petto la capacità di innamorarsi." [16.05.2011]

Hai amato
Non eri sola
Hai sfidato il tempo
quando la tempesta ti ha colpito fin dentro le ossa
c'è sempre stato un riparo

Mia amica segreta
ti porterò al fiume
così potremo nuotare per sempre

Nella tua pelle, per morire una piccola morte
Questa volta non ci sono parole d'ordine
Quando ogni giorno frana in finali vuoti
Sogna dolce amore sommerso

...rompi la promessa più profonda!


martedì 14 febbraio 2012

No more sorrow

14.02.2012 - San... ma anche no!

Are you lost
In your lies?
Do you tell yourself "I don't realize"?

Your crusade's a disguise
Replace freedom with fear
You trade money for lives

I'm aware of what you've done

No, no more sorrow
I've paid for your mistakes
Your time is borrowed
Your time has come to be replaced

I see pain
I see need
I see liars and thieves
Abused power with greed
I had hope
I believed
But I'm beginning to think that I've been deceived

You will pay for what you've done

Thieves and hypocrites!
Thieves and hypocrites!
Thieves and hypocrites!

No more sorrow
I've paid for your mistakes
Your time is borrowed
Your time has come to be replaced!
Your time has come to be replaced!
Your time has come to be erased!

venerdì 3 febbraio 2012

GRAZIE!

...senza di te mi sarei perso tutto questo! ^__^









Pensieri... Ricordi... Momenti... dopo quasi due anni. In una fredda (-3!!!) mattina milanese, sulla strada del lavoro... con i "tamarrissimi" Club Dogo a palla, che qui sotto vi "allego".

Che poi alla fine... anche chi l'ha sempre schifata... si accorge che una seratina dance ti mette in pace col mondo ^__^

giovedì 2 febbraio 2012

Il Vaso di Pandora


Ormai erano le 5 del mattino… la stanza buia ed una tenue luce blu proiettata dal monitor del portatile facevano risaltare il fumo della sigaretta che saliva verso il soffitto creando simpatici giochi di curve. C'è solo silenzio a quell'ora… un silenzio che amplifica il ticchettio delle dita sulla tastiera del portatile. Lo sguardo imbambolato che guarda attentamente lo scorrere dello schermo nelle sue millemila pagine. E quell'atmosfera lo riporta subito alle "squallide" situazioni da intrusione che non avrebbe più voluto avvertire.
La tensione è alta… il respiro affannato e stanco... la testa martellante rimbomba degli echi provenienti dal testo... lo stupore di fronte a quanto sta accadendo… a quanto ha scoperto… rendono il tutto al tempo stesso triste ed eccitante. Sente bene lo smuoversi nel suo stomaco, quella sensazione che solo chi soffre di “somatismo” riesce a riconoscere.
A volte sentirsi morire dentro è un buon modo per sentirsi vivi.
Cosa è successo? Una banale operazione di routine su una macchina, su quella macchina che voleva sistemare pensando positivamente a qualcosa di buono, gli aveva vomitato addosso parole che lo colpivano come non succedeva da tempo. In un secondo i mille tasselli del puzzle che da tempo non riusciva a vedere composto si stavano riunendo a formare una immagine ben definita. Un'immagine con si sarebbe aspettato di trovare. Il suo tanto caro quinto senso e mezzo che da giorni lo stuzzicava e non gli permetteva di capire, si era in parte svelato. La punta di un iceberg, certamente non il tutto che avrebbe voluto più volte capire, ma un disegno iniziava comunque a delinearsi nella sua mente... e non solo.
Giusto, sbagliato, corretto, scorretto... e poi cosa? Il vedere quel nome che a parer suo non doveva esserci aveva stuzzicato la sua curiosità? L'evitare di raccontarsi lasciando tanti vuoti messi in risalto da frasi spezzate trovate qua e là? Due coincidenze fanno un indizio? E quando iniziano a diventare tre, quattro, cinque e poi dieci?
L'esperienza è quella che ci aiuta a percepire le situazioni a noi familiari. E per lui quelle situazioni non lo erano per nulla. Forse per questo aveva a lungo “lottato” cercando di sminuire quei segni... a lungo era rimasto a pensare all'incongruenza caratteriale che aveva potuto “studiare” nel tempo. Cosa? Chi? Perche? Dove sta il problema?
Ora iniziava forse a capire il perché di tutte quelle attenzioni verso fatti “inutili”, verso atteggiamenti che per la sua normalità erano... normali. Il bisogno di distanza da certi tristi luoghi che magari avevano segnato un passato.
Ci era già passato tempo prima. Socrate in questo era considerato un Maestro. Lui invece non ne voleva sapere di snocciolare ciliegina dopo ciliegina alla ricerca di una verità non rivelata, ma estorta. Gli era tornata alla mente la situazione al limite del noir fatta di tanti non detti, di tanti no diventati passo dopo passo dei si.
Lo sapeva bene che in queste situazioni, si parte col poco per arrivare al troppo... ed il troppo spesso stroppia.
Era ancora solo l'inizio, e la voglia di capire si faceva di momento in momento sempre più forte in lui. Capire... c'era solo da capire per avere un quadro d'insieme, il resto era già tutto nero su bianco.



martedì 31 gennaio 2012

Alma Negra


Un'anima nera... ora stava iniziando a ricordare... il passato iniziava a riemergere tra i suoi tanti pensieri. Era sempre stato un'anima nera... lo aveva solo dimenticato, coperto da chili e chili di attimi di vita vissuta... di momenti cercati nel tentativo di cambiare... di non dover pensare.
Ora ricordava... da sempre aveva avuto bisogno di avere dei suoi momenti... delle pause di stacco... di riflessione... di vuoti da non colmare, ma solamente da vivere per quello che erano, nel loro morbido e soffice nulla, dove solo i pensieri gli facevano compagnia.
Pensare... fin da piccolino aveva sempre pensato, sognato, riflettutto sulla sua vita, sul suo futuro, sulla paura di perdere... senza che nessuno ne ridesse.
Perchè aveva scelto quella strada? Per comodità? Per sentirsi completo? Per perdere la sua ancestrale paura?
Non doveva avere paura di essere quello che era.
"Basta! Basta! Basta! Ho bisogno di staccare. Ho bisogno di prendermi un momento per me. Ho bisogno di rimescolare ancora una volta le carte in tavola. Ma perchè?"
Sempre con la paura di complicarsi l'esistenza... e quindi, forse era meglio così... ricominciamo!
L'impegno crea vincoli, i vincoli creano mancanza di libertà, ed un cane sciolto, non ama essere messo al guinzaglio, vuole essere libero... o meglio, vuole vivere l'illusione di sentirsi libero.
Ed infatti libero non era... era comunque schiavo di se stesso, delle sue paure di sentirsi vincolato... di sentirsi soffocare... aveva "scelto" di non vivere... di vivere a metà.
Gli anni erano passati, il corpo iniziava a mostrare i primi segni di cedimento, ma ora più che mai quelle vibrazioni di ansia mista smarrimento, avevano ripreso a procurare in lui forti vuoti di stomaco, come quando era bambino.
L'anima nera di quello che da sempre aveva definito "pessimismo cosmico" stava tornando... con la sola differenza che ora c'era la consapevolezza di sapere che in fondo quello stato altalenante tra luce e buio faceva parte della sua vera essenza, andava accettata per quello che era.... gli andava bene così!
Feste, bagordi, grasse risate, crazy moments.... ok. Ma lui era altro, era anche e soprattutto tanto altro.

Basta! Basta! Basta! Non era vero che stava male da solo. Anzi... più stava in compagnia... più sentiva il bisogno di avere dei suoi spazi di solutine.

6 maggio 2011

lunedì 30 gennaio 2012

Esisto ancora... mi dispiace!


Ed il tempo passa... e le batterie si scaricano.
E' passato tanto tempo dall'ultimo mio post. Tanto tempo!!! Lo so, il tempo è relativo... lo so. Due mesi in fondo possono essere anche pochi, ma non per il mio blog, dove un tempo scrivevo tutte le settimane.
E' che ultimamente sono vuoto, ho tanti pensieri, tanti dubbi, tante paure, ma non riesco o forse solo non voglio rielaborarli, schematizzarli... e forse anche affrontarli.
E poi... e poi c'è che devo stare attento a quello che scrivo, visto che, a quanto pare, “millemila” occhi leggono ed interpretano e magari poi si lamentano o giudicano... e questo onestamente a me blocca... ma alla fine sono fatto così, mi piace essere così, e mi piace scrivere ed essere anche criticato, e quindi eccomi di nuovo qui :-)
Vabbeh... non mi perdo troppo in chiacchiere “inutili” (niente è inutle IMHO!). Che cosa è successo in questi mesi? Ho iniziato a rifare il bagno di casa come piace a me, bagno rinominato la fabbrica del Duomo, visti i tempi di lavorazione, che fanno si che non sia ancora finito ...e quanto tribolare!!!
E ci mettiamo pure tre chili in più sul mio peso? Uff!!!
E ci vogliamo mettere anche che da una buona mesata non sto neanche andando in palestra?
E mettiamoci quindi che il mio corpo inizia a rompermi i coglioni, e non basta non accettare la cosa per risolverla. Quando non puoi essere come vorresti, ti senti morire dentro, e vorresti non avere più nessuno intorno. Ti senti in colpa col mondo. Ma questo fa poco “maschio” da dire... e quindi ogni tanto lo butti fuori, ma per la maggior parte delle volte ti consumi dentro... e tutto diventa come un serpente che si morde la coda, una specie di OROBORUS, ma in negativo. E ti senti il peso del mondo sulle spalle, quando invece così forse non è.
Oggi ho ripreso la palestra... e sono abbastanza sfinito. Mi faccio coccolare da un buon Nespresso KAZAAR, qualche sigaretta ed in sottofondo alcuni vecchi pezzi dei Modà... e penso!
Penso troppo mi ripetono da tempo... forse da sempre... Lo so, ma cosa ci posso fare se penso, costruisco castelli, mi faccio millemila paranoie? Al contrario di molti io credo nell'autocritica e quando succede qualcosa di “anomalo”, cerco anche (sarebbe più corretto dire “in primis”!) di capire se e dove può esserci un mio “errore”... una mia mancanza.
Non me la sento ancora di addentrarmi nei dettagli delle tante cose che non capisco e che “mi danno noia”... magari prossimamente, per ora mi fermo qui con le “lamentele”. ;-)

Veniamo ai progressi? Dai... un po' di ottimismo di vuole, che come diceva quel poeta “bestemmiatore”, "l'ottimismo è il profumo della vita", e quindi, ottimizziamoci.
Tirando le somme, le esperienze dell'ultimo anno, alcune delle quali negative, mi hanno aiutato un filo a crescere, a maturare, ad affrontare i problemi in maniera costruttiva... o almeno spero. Ho dovuto affrontare mie paure e preclusioni, che ho dovuto superare... o comunque diciamo che ho cercato di farlo. ;-)
Nell'ultimo anno penso di aver fatto qualche passo avanti ed ho finalmente capito una cosa per me fondamentale e che devo accettare senza pormi troppi problemi e soprattutto senza guardare cosa fanno gli altri. Ho capito cosa voglio dalla vita! (anche se, nel mio caso, volerlo non vuol dire realizzarlo, visto che da solo non è pensabile): io voglio una famiglia... E PUNTO. Io non sono fatto per fare il pirla, pirleggiare o appassionarmi sterilmente a qualcosa. Posso avere hobby, passioni, interessi. Ma per me non saranno mai al primo posto rispetto a quello che mi può dare il calore di una compagna, di una casa e magari anche di “cose” nuove che fino a poco tempo fa mi avrebbero spaventato. Io non sono interessato a metter tacche, a conquistare, a fare l'eterno ragazzino che pensa prima o solo a sé ed al suo divertimento.
...e mi sembra un buon punto sul quale basare questo mio nuovo anno.

Come sempre non correggo, non rileggo e posto.

A presto bella gente! :-)

Related Posts with Thumbnails