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mercoledì 8 settembre 2010

Ritrovarsi


Oggi sono KO, e decido di scrivere.
E' da un po' che non posto nulla sul mio blog. Tante sono le cose che sono capitate in questo poco tempo... o forse tanto, calcolando la media dei post.
Tanto, troppo, troppi i cambiamenti, troppe le sensazioni e le emozioni.
Ritrovarsi, riscoprirsi, dopo tanti anni di distanza.
E scoprire che si è ancora tanto legati, che c'è ancora quel qualcosa che un tempo mi ha fatto male. Mi ha fatto soffrire. Ora sarà diverso?
Riscoprirsi e capire che si è sempre più in sintonia, che c'è molto che funziona, che se qualcosa un tempo non è andato, è forse stato colpa dell'eccessiva distanza e non altro.
Ci vorrebbe il mare... questo recita la canzone che ora scorre nell'etere della mia stanza.
Ed io, avvolto dai fumi di un ottimo incenso al sandalo e di una Lucky Strike che fuma ormai da sola nel posacenere, sono qui a scrivere, confuso dai tanti pensieri, dalle tante paure, dalla voglia di “qualcosa di più”... dalla sensazione che non so come andrà a finire.
Guardare il vortice confuso di emozioni e desideri che mi spaventano, che non riesco a guardare da un differente punto di vista per cercare di capire cosa fare... come fare a gestire la cosa... Per entrare nella pace del centro dell'uragano le mie emozioni non dovrebbero essere così forti e struggenti da tenermi legato alla forza di rotazione che mi butta da una parte all'altra del vortice.
Mai avrei creduto che l'Universo mi avrebbe fatto un regalo così bello... ma un regalo da conquistare... che comporta sacrifici, sofferenze, prima di poterlo godere a pieno.
Volere è potere. Ma avrò la forza per capire cosa fare? La scelta giusta.
Una volta che si rimane scottati, si ha paura di riprovare il dolore. La prima bruciatura lascia nel cervello il ricordo, in modo tale che, associando l'esperienza al dolore, non si debba ripetere l'esperienza. Ma questo è un caso differente, anche se di scottature ce ne sono state... e ferite anche recenti fanno tentennare, lasciano un senso misto di smarrimento e paura che blocca, paralizza, non ci permette di agire al meglio.
Ritrovarsi dopo anni, ormai 20 anni dalla prima volta, e scoprirsi così combacianti, così in sintonia.
Ritrovarsi dopo anni in questo modo, come se il destino stesse facendo di tutto per farci capire che siamo noi. Che siamo noi, arrivati a questo punto, a dover fare il passo successivo per completare l'opera, questa bella tela che ha solo bisogno di qualche ultimo tocco per diventare un capolavoro.
Ritrovarsi e sentirsi al posto giusto. Ritrovarsi come se non ci si fosse in realtà mai lasciati.
Ritrovarsi e capire che ogni incontro ci ha permesso di mettere un pilastro in più di quelle basi utili forse ora per fare il salto di qualità.
Ritrovarsi, perdersi, per poi ritrovarsi ancora più sicuri di prima.... sicuri che tra noi qualcosa c'è.... che c'è qualcosa di grande tra di noi. Qualcosa di unico.
Ed allora perchè tutta questa paura... paura di rovinare tutto.
Vale la pena di rischiare per qualcosa che vale... per cercare di ottenere il massimo da una situazione che vista così, senza troppi condizionamenti, si presenta da subito come possibilmente perfetta.

Ho lasciato la mia mano scrivere quanto aveva dentro il mio cuore... non rileggo, come sempre...

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