giovedì 14 ottobre 2010
Come fossi il fantasma di me stesso
E' arrivato il momento del crollo....
lo sento...
sento che si sta avvicinando...
si avvicina ogni giorno di più...
Tensione di stomaco, nervoso, rabbia ed aggressività, verso chi o cosa non so...
forse solo verso di me!
Sento chi mi è vicino
pochi
cari
amici
persone che tengono a me chiunque io sia...
qualunque cosa io sia o io possa essere e diventare.
Che non mi giudicano...
che magari duramente cercano di darmi uno scossone per aiutarmi.
Io li sento.
Sono persone che non cercano solo il Dikkone operativo, quello “bello” e gioioso delle seratine simpatiche.
Sono quelle persone che mi sono vicine anche nei miei momenti bui, nei miei momenti NO.
Oggi... da qualche oggi... sono oggi bui.
Nonostante la felicità che mi ha colpito, inaspettata, in questi ultimi tempi...
oggi è ritornato il buio.
Chi sono? Chi sarò? Cosa farò della mia vita? Quale lo scopo della mia esistenza?
Vedo uno spiraglio di contraddizioni che non fa capire cosa fare e come muovermi.
Sento che vorrei correre, ma tutti giocano a tirarmi i freni.
Sento che vorrei vivere, ma la vita la vedo ancora lontana da me.
Tutti con un obiettivo, tutti troppo interessati a fare carriera, a fare cash
...ed io non sono così.
Io voglio vivere nel senso più puro del termine. Voglio vivere i sentimenti. Vivere le emozioni. Vivere le cose semplici e spesso più appaganti di tutto quanto il resto.
Io sento in gran parte di avere già dato... ed ora rivoglio la semplicità... la mia semplicità.
La mia via è una rima del passato... chi lo sa... le certezze non fanno parte di questo mondo.
La mia voglia è forte... ma non basta.
Scegliere ogni giorno la rotta da prendere... scegliere di concerto da che parte orientare il timone... per poi godersi il viaggio, con le fatiche che il percorso ci propone, con il piacere di viverle insieme, per il piacere di viverle insieme.
Oggi, per usare un termine della mia gioventù, sono “fuori come un cancello”... sarò metereopatico... sarà che sto ancora elaborando i tanti cambiamenti degli ultimi periodi... ma questo è quanto cuore e mani hanno deciso di scrivere per me oggi.
Domani è un altro giorno. Stai sereno!
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E' solo nel crollo, solo nel toccare il fondo che veramente potrai guardarti allo specchio e vedere cosa vuoi, chi sei, chi non sei.
RispondiEliminaE' doloroso, molto e io conosco quel dolore, l'ho percepito fino alla fine, fino a sentire l'ultimo pezzettino di dolore uscire dal corpo....ma e' da quel traguardo che sono ripartita.
La vita e' tua, tu sei il protagonista delle tue scelte...gli altri possono indicarti la via, gli altri possono trattenerti ma tu sai bene che in realta' chi ti trattiene e chi ti indica la via sono i tuoi fedeli amici: paura e coraggio che nel momento di un cambiamento vanno sempre in giro in coppia... ;-)
Ho toccato il fondo, ho fatto degli errori che mi hanno fatto sostare piu' del previsto nel fondo ma io ora sono alla luce...
Ascoltati attentamente e le cose arriveranno da sole...
Alla prossima
bb