giovedì 15 luglio 2010
Alla ricerca della Felicità perduta
Esiste un metodo per essere felici?
Onestamente non lo so. La felicità è uno stato d'animo, una condizione che si prova e non penso si possa “standardizzare”.
Però, girando qua e là sulla rete, ho trovato tanti spunti interessanti, tra cui uno di cui vi voglio parlare. Non si tratta in realtà di un sistema che garantisce la felicità, ma di una serie di propositi, di spunti di riflessione che se non altro possono cercare di far vivere più sereni o di tendere alla felicità. L'importante poi, è quello che ci mettiamo noi.
Per questioni di “libertà di pensiero” definirò questi spunti “anonimamente” come i “Principi della Felicità”. Questi spunti servono, a mio avviso, non solo a ritrovare serenità e felicità, ma a cercare di prendere la vita per il verso giusto. Sono applicabili da chiunque, e possono permettere anche di cercare di superare il negativo cercando di vedervi all'interno quel qualcosa di posivito che gli appartiene. Descriverò i principi a parole mie, per farli più miei una volta sintetizzati.
Prima di tutto lo spirito per poterli attuare è quello di vivere il momento, di vivere focalizzati nel momento che si sta vivendo, cercando di essere centrati quindi sul “qui ed ora”. Questo permette di apprezzare pienamente il presente e di conseguenza di ottenere il massimo dalla situazione.
Pensando a quanto appena scritto sopra, bisogna cercare di “far scivolare” certe situazioni, bisogna superare e “cancellare” le negatività del passato, infondo stiamo vivendo il presente, il passato, come dice il termine stesso, è passato, ed è quindi giusto rilasciare le negatività del passato nel passato. Questo passaggio permette di non fossilizzarsi e di non torturarsi pensando a cose che comunque ormai sono successe e non si possono più cambiare.
Non fasciarti la testa prima di rompertela, dice un vecchio adagio... e forse ha ragione. Non ha senso essere ansiosi per qualcosa che non è ancora accaduto. Non serve a modificare le cose, e serve solo a far perdere energie e montare in testa congetture non sempre poi confermate dai fatti che verranno in futuro. Le situazioni vanno affrontate quando si presentano.
Non bisogna mai dare nulla per scontato. Viviamo in una società comunque fortunata, ed è all'ordine del giorno e ben visibile che ci sono tante, troppe persone, che stanno peggio di noi. Questo non vuol dire rinunciare a situazioni o peggio adattarsi “tanto c'è chi sta peggio”, ma vuol dire essere sempre grati per quello che comunque la vita ci offre ed essere quindi ben disposti ad apprezzare ogni cosa bella, anche la più semplice, che ci offre il presente. Anche le cose più scontate, nella realtà non lo sono... siamo noi che le vediamo come scontate.
Continuare a crescere, cercare sempre di puntare a qualcosa di più “alto”, di più elevato. Essere sempre in movimento e farlo per migliorare in primi sé stessi. Prendere un impegno e portarlo avanti a tutti i costi con la massima serietà. Lavorare sodo.
Essere solari e gentili con gli altri. Cambiando i modi, cambiano anche le relazioni, cambiano le dinamiche. Il Pensiero positivo, il sentimento positivo, porta solo a situazioni positive e di riflesso porta positività anche a noi stessi.
Con questi spunti, da qualche giorno, sto cercando di vivere il bello delle situazioni, anche quelle che sembrano le più disperate, e nel giro di pochi giorni, ho visto tante cose belle succedere, succedermi. Tante dinamiche cambiare, e tanta gente venirmi incontro.
A volte la sofferenza fa più di quello che uno possa immaginare... e non intendo in male ;-)
P.S.
Non rileggo/correggo mai quello che scrivo...
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tutto vero, spesso questi tuoi spunti vengono dimenticati... :-)
RispondiEliminasi cresce giorno per giorno affrontando le difficoltà senza scoraggiarsi
RispondiEliminagrazie.... grazie Balubina69... grazie pingu...
RispondiEliminaQuante cose da imparare e non dimenticare...
Quanta la forza interiore che non si pensa di avere...
Oggi per me è l'alba di un nuovo giorno!!!