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venerdì 23 luglio 2010

Shock




Tempo fa, era tra fine giugno ed i primi di luglio se non vado errato, ho scritto questo pezzo sulla mia situazione “fisica”, sul trauma da metabolizzare e sulla ripresa.... ebbene... oggi mi sento di pubblicarlo!

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Oggi non ho proprio la testa.
Ma cosa mi è successo? Cosa mi sta succedendo?
Sono cambiate troppo in fretta le cose... uno shock.

Lo shock è un evento cardiovascolare grave e spesso improvviso, o quasi, che comporta un insufficiente flusso di sangue ai tessuti, in modo da far mancare il nutrimento necessario e impedire di eliminare le scorie. Si ha un abbassamento della PA fino a valori critici, cute fredda, stato confusionale per ipo-perfusione cerebrale, fino al coma.

Spesso l'organismo, in caso di Shock, può persino arrivare al punto di decidere di bloccare tutte le proprie attività vitali sino al raggiungimento della morte, come atto finale.
Sta al corpo, sta alle cellule decidere se cercare in tutti i modi di riprendersi la vita e ricominciare, piano piano, a riportare linfa vitale all'intero organismo, fino a farlo ritornare ad una situazione stabile, normale.
Bene.... lo shock c'è stato! Il mio organismo, il mio io, ha brancolato nel buio, cercando di capire se c'era possibilità di riprendersi o se rimanere nel coma, in attesa di un segno.
Ma segno da parte di chi? Il segno, lo sblocco, lo devo dare io. Devo far capire a me stesso che c'è sempre possibilità di ripresa, che ce la posso fare.
E questo, grazie anche ai pensieri da me scritti su questo blog, sta iniziando ad avvenire, anche se ancora intervallato da piccoli momenti di coma.
Il Blog, questo blog, sta avendo la funzione di stabilizzatore, di momento in cui l'organismo cerca di ricevere i vari check dal resto del corpo per capire se c'è, se può ripartire. Ora serve solo un bel defibrillatore per far tornare a pulsare il mio cuore in maniera normale, e far circolare la vita dentro di me.
Devo iniziare a trovare il giusto equilibrio con me stesso, iniziare a curare me. Solo nel momento in cui riuscirò a vivere realmente me stesso, potrò pensare anche a tutto il resto.

Difficile dopo oltre 37 anni di vita di cui 18 “partecipata”, condivisa e vissuta “in funzione di”... ma prima o poi bisognerà pur iniziarla questa camminata!!! ^__^

Da cosa cominciare?
Devo iniziare a vivere bene il presente, e soprattutto smettere di pensare “cosa potrebbe far piacere a...”, “cosa potrei fare per...” o “questo potrebbe anche piacere a...”.

Cosa mi piacerebbe fare? Per dirla alla Microsoft... What do you want to do today? ^__^
Sinceramente, in questo momento faccio fatica a trovare spunti validi, dissociati dal passato e che mi possano permettere di essere me stesso in piena libertà.


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Il Post finiva così.... ecco ora una piccola prima risposta... uno dei primi passi verso questo cambiamento personale, che è in fase di divenire... ve lo riporto qui sotto!!!

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