venerdì 9 luglio 2010
Amore
Il caldo della giornata estiva era passato, almeno per il momento.
Ora c'era sereno ma non una temperatura così torrida come quella della mattinata.
Lui continuava a pensare a lei, lei così dolce quando lo amava, lei così cara quando lo accarezzava, lei così presente, presente nella sua mente e che sperava potesse essere presente con il suo corpo, presente con la sua candida dolcezza.
Lei, nella mente, lei, sempre in ogni suo pensiero, in ogni momento della sua giornata.
Così mentre un torpore dolcissimo faceva del suo vivere il giorno che passava, s'accorgeva d'amare ancora.
D'amare con una intensità sempre nuova, sempre piena di emozioni.
E i pensieri, insieme a quella musica, che lei gli aveva regalato la prima volta che erano stati insieme, lo facevano tornare indietro, a quegli scogli, a quelle dolcissime risate dopo i baci salati, a quella tenera notte in cui per la prima volta si erano amati, come mai nessuno si era mai amato prima, a quei pranzettini, che li facevano vedere già insieme nella loro casa, loro due, per tutta la vita. E lui immaginava... immaginava i giorni futuri che passavano, e in quel trascorrere il gioco di due persone piene di cose da dirsi si faceva intenso e pieno.
Quel vivere nella stessa casa, quel vivere l'uno a fianco dell'altro era oltre che piacevole anche fatto di una intensità dove i giochi, qualunque essi fossero, li rendevano vivi.
Il gioco di lavare i piatti, quello di distendere le lenzuola, quello di fare il letto faceva di loro un esistere vero.
I suoi occhi, dolcissisini quando guardavano e incrociavano i suoi erano pieni di una tenerezza vera, piena di amore.
E lei era con lui lì nella stessa stanza a condividere l'eternità che s'era fermata. ora finivano lentamente quelle poche cose che erano rimaste in casa da fare.
Poi avevano anche litigato, ma il sentimento era rimasto indistrutto, il sentimento che li faceva abbracciare e scambiare quei dolci baci che nei momenti dove la serenità si vestiva del suo manto migliore, erano intensi e pieni di voglia d'amare.
Alla radio la musica accompagna il trascorrere del tempo e le canzoni dolcissime davano impulso a continuare a volercela fare tra i conti di casa e gli impegni che c'erano.
Di colpo smise di fantasticare e capì che aveva trovato una compagna, una tenera figura femminile a cui si sentiva ogni giorno più teneramente unito.
Pensò che era fortunato a stare con lei, a poterla scoprire nella sua intimità, a poterla aiutare nelle sue piccole cose e con i suoi problemi così da sentirsi ancor di più una coppia.
Loro... PER SEMPRE... DUE COMPAGNI DI VITA.
(Andrea Di Silvestro - 22 luglio 1995)
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